Desenzano del Garda ad Oswiecim
(Auschwitz-PL) in solitaria .
Durata viaggio 10
giorni - mezzo utilizzato VESPA Px
150- percorsi 2500 km senza autostrade
Percorso : Italia- Austria- Repubblica Ceca – Polonia .
( Roberto Stucchi –Vespa Club Sirmione)
Da diversi anni avevo fatto un “ voto
laico “ che attendeva il momento
giusto per essere adempiuto.
In data 1° luglio 2018 sono andato in pensione e tanto per non sentirmi al
termine della vita attiva , ho deciso fosse arrivato il tempo per realizzare questo impegno morale: andare ad Auschwitz in Vespa !
Al fine di fornire a questo viaggio un significato qualificante ho preso contatto
con l’Associazione Nazionale Ex Deportati (ANED) dichiarandomi disponibile ad
essere loro “ alfiere” nel caso avessero
condiviso l’ipotesi di affidarmi una targa commemorativa da portare in quel
luogo di morte.
Appurata la loro disponibilità non restava che fissare la data e partire.
Domenica 8 luglio 2018 alle prime luci del giorno, dopo che il giorno
precedente avevo brindato all’evento
con numerosi amici ,
una nutrita schiera di soci del
Vespa Club Sirmione e diversi vespisti
della zona che mi erano venuti a
salutare , lasciavo Desenzano del Garda in direzione Tarvisio , prima tappa (
350km circa )del Memory Vespa Tour.
Una tempesta di emozioni contrastanti si
andava delineando in me , già dopo i primi 200 Km percorsi.
Ansia , preoccupazione , sudorazione emotiva venivano a contrasto con
entusiasmo, determinazione, voglia di fare stai d’animo che si alternavano in me come due forze opposte nello stesso
corpo.
Situazioni che non potendo condividere con nessuno mi rendevano unico protagonista di quello che
la mia testa stava elaborando.
Più strada veniva percorsa e più forte era il desiderio di compiere la mia
avventura.
Poco dopo le ore 13.00 arrivai a Gemona del Friuli presso il locale Vespa Club che avevo contattato nei giorni
precedenti nel caso avessero avuto
piacere di salutami una volta arrivato nelle
loro zone.
Erano ad attendermi diversi amici vespisti in
perfetto spirito solidale che da sempre contraddistingue la nostra passione , mi rifocillarono con cibo e bevande e mi
spronarono a proseguire senza timore .
Un fragoroso temporale mi fece compagnia per gli ultimi 50Km sino a Tarvisio
dove arrivai prima di sera stanco ed un poco frastornato ma felice di aver
conosciuto nuovi amici .
Il secondo giorno appena entrato in Austria superata
Villach decisi di percorrere le strade alternative verso la Stiria e la Carinzia in direzione
Murau ed a seguire Admont sino ad arrivare al Parco Naturale del Gesause che sapevo essere
un posto magico.
Cascate di acqua cristallina , pini secolari che emanavano un essenza profumata
inebriante contornati da montagne maestose che facevano da splendido scenario al mio passaggio mentre mi accingevo a portare
a termine dopo 330 Km la mia seconda
tappa trascorrendo per la notte nel paesino di Gaming nei pressi di Lunz am See ospite di un simpatico quanto “caratteristico”
albergatore austriaco che dopo alcune birre bevute in onore dell mia “ impresa
“ come diceva lui , con grande
signorilità mi cedette il suo garage
personale per sistemare “la bianca “ per la notte !
Dopo il giusto riposo notturno e rifocillato a dovere dalla fantastica
colazione dell’oste austriaco a base prosciutto ,crauti, wurstel ,
pancetta ,uova con marmellata di ciliegie ed una bevanda di arance e
limoni prodotta in casa , eccomi pronto per raggiungere BRNO importante città della Repubblica Ceca
supportato dalle indicazioni stradali
fornitemi dall’oste che nonostante tutto
nascondeva a fatica il suo stupore in merito alla mia meta del giorno .
Il percorso del giorno prevedeva alcune mete della Bassa ed Alta Austria
tra cui
Melk ( capoluogo della bassa
Austria ) sede di una famosa abbazia benedettina dell’anno 1080 che ancora oggi
è la principale attrazione della cittadina. A seguire sempre costeggiando il
fiume Danubio per oltre 70 km avrei trovato Spitz tra ridenti vigneti e infinite piantagioni di albicocche
per poi arrivare a Krems an der
Donau un antico centro danubiano immerso
nei vigneti all'estremità orientale della Wachau, inclusa dall'Unesco nella
lista dei siti Patrimonio dell'umanità , sede del Vespa Club “ Fenians “ il cui Presidente Markus Weber insieme al suo Vice Martin
Gruber dopo preventivi accordi, avrei
incontrato durante il viaggio di ritorno. Dopo Krems una volta lasciata
l’Austria sarei entrato in Repubblica
Ceca passando da Znojmo una città della Moravia Meridionale di 35.000 abitanti
per poi arrivare dopo 80 km a BRNO dove una volta arrivato contavo di incontrare gli
Amici del Vespa Club Brno insieme al loro Presidente Dalibor CHASAK .
Infatti dopo aver percorso 350 km
di strade precarie , sterrati, pavé ,
strade bianche ed incredibili villaggi immobilizzati nel tempo tra Austria
e Repubblica Ceca eccomi giunto alla meta nel tardo pomeriggio del 10 luglio
accompagnato dall’ immancabile temporale .
Bellissimo l’incontro con i ragazzi
di Brno, lo scambio dei gadget , delle “fasce” dei rispettivi Vespa Club i quali dopo avermi offerto da
bere mi hanno accompagnato nella parte storica della città sotto la celebre
fortezza dello Spielberg per una cena
tipica offerta in mio onore parlando di
vespe e di futuri raduni.
Tutto come da copione nel magico mondo
della VESPA e dei Vespa Club !
Il giorno dopo BRNO mi salutava con una pioggia fitta e fredda mentre al primo distributore di benzina
appena fuori la città studiavo il percorso che mi avrebbe portato ad Auschwitz.
Quel giorno percorsi gli ultimi 340 km sotto la pioggia e con un gelido vento
avverso al mio cammino , più mi addentravo verso nord più il termometro
scendeva.
Un vera crisi di sconforto e freddo avvenne tra Frydek Mistek e Cieszyn nei pressi di Ostrava sul confine con la
POLONIA quando mi ritrovai ad immaginare
un presunto tepore da stufa a legna o da camino al solo sentire l’odore della
legna che stava ardendo nelle case che via via
stavo fiancheggiando mentre attraversavo quei paesi sotto la pioggia
battente.
Mi fermai allora ad un distributore e imprecando contro le strade
sconnesse ed il tempo inclemente invidiai gli amici che in quelle ore stavano
facendo il bagno nel mare al sole delle Liguria !
Alle 15.00 del 11 luglio 2018 dopo oltre
1300 km in solitaria insieme alla mia”
PX 150” denominata “ Bianca “ eccomi ad
Auschwitz.
Impazzito di felicità per essere riuscito nel mio intento, liberavo la mia
tensione emotiva con urla di gioia scaricando
l’adrenalina accumulatasi dentro di me, destando non poche perplessità
dei cittadini polacchi che
increduli mi stavano guardando.
Ad Oswiecim ad attendermi trovai il
responsabile delle Relazioni Esterne del Museo di Auschwitz il Prof Lukas
Lipinski che in vece del Direttore
Generale Prof. Piotr CYWINSKI ritirò la Targa commemorativa che portavo
dall’Italia rendendomi onore per il lungo viaggio effettuato ed assegnandomi il riconoscimento di
“ Amico del Museo di Auschwitz” .
Dei tre giorni trascorsi a cercar di capire come in quel luogo :
” LA FABBRICA DELLA MORTE “ , si
stato possibile tanto orrore e tanta
morte, non voglio e non posso parlarne
perché ogni emozione e pensiero vissuto laggiù, rientra nella sfera personale
di ognuno di noi .
Riservai però un giorno per visitare una città polacca stupenda e spesso poco
considerata da noi italiani:
CRACOVIA , città nel sud della Polonia vicino al confine con la
Repubblica Ceca, nota per il suo centro
medievale ben conservato e per il quartiere ebraico. La città vecchia,
circondata dal parco di Planty e dai resti della cinta muraria medievale, ha
come centro la maestosa Rynek Glówny (la piazza del mercato). Qui sorgono il
Mercato dei Tessuti, un grande centro di commercio costruito durante il
Rinascimento, e la basilica di Santa Maria, una chiesa gotica del XIV secolo.
Nel Museo nazionale di Cracovia è conservata un opera molto famosa di
Leonardo da Vinci : La Dama con l’ ermellino realizzata dal 1480 al 1490 .
Domenica 15 luglio valutando che il meteo mi consigliava di partire con il bel
tempo lasciai Oswiecim ipotizzando una “ tirata “ unica di oltre 450 km
attraverso tutta la Repubblica Ceca in direzione KREMS in Austria, dove finalmente avrei trovato ad attendermi per un
saluto, lo scambio delle fasce e qualche buona birra Markus e Martin.
Il giorno dopo modificando ulteriormente
il mio percorso e riducendo i tempi del rientro
decisi di fare quasi 500 km sino
a Gemona del Friuli dove i ragazzi del locale Vespa Club conosciuti all’andata mi avevano organizzato
il pernotto e una splendida cena Friulana in mio onore.
Mai decisione fu più saggia di quella presa quel giorno!
Sino ad allora Gemona del Friuli per me come per la mia generazione rappresentava un ricordo
drammatico di quanto avvenne nel 1976 quando un terribile terremoto sconvolse
quel territorio causando centinaia di vittime e moltissimi senzatetto .
Si disse allora che i Friulani erano gente tosta e volitiva !
Ma quello che grazie al Memory Vespa Tour ho scoperto è il loro grande cuore, la loro
Ospitalità e la loro infinita generosità
che solo chi ha conosciuto il dolore e la sofferenza può aver appreso!
Durante quella fantastica serata trascorsa con gli AMICI del Vespa Club
Gemona provai emozioni che solo chi ama la Vespa ha vissuto e può comprendere.
Il giorno seguente una volta ripresa la
strada di casa da dove ero partito 10 giorni prima, con non poca tristezza
lasciavo un posto e persone che porterò per sempre nel cuore .
Ero partito con la consapevolezza di poter realizzare un sogno e di provare a me stesso che non è
sempre l’anagrafe che scandisce i tempi ed i modi della nostra vita.
Ma ancora non sapevo che MONDO VESPA non
si limita ai confini del nostro PAESE, da
sempre quel magico mezzo a due ruote ci
accomuna con altre persone che si sentono
a pieno titolo cittadini d’EUROPA
molto più di quello che ci
vogliono far credere .
Roberto Stucchi ( Bianca px 150 )
Vespa Club Sirmione
Vespa Club Sirmione via Mazzarona 34, 25019 Sirmione (BS) Italy c.f. 93026290176